The Gale Crater Bulletin #1
Nessuna Informazione Trovata
A circa un mese dall'atterraggio di Curiosity, proviamo a confrontare i primi dati climatici rilevati con ciò che ci aspettavamo di trovare.
Posto che, in base alla legge di Boltzmann, disponiamo di adeguate nozioni le quali ci permetterebbero di calcolare con sufficiente precisione valori di temperatura di una data superficie irradiata da una quantità nota di energia (come nel caso della superficie marziana) si era già provveduto ad indicare proprio i valori di temperature massime previste (o quanto meno attese) per il luogo di atterraggio di Curiosity.
Ma i primi dati di Curiosity indicano delle massime giornaliere oscillanti tra -11° C e +2° C, in netto contrasto con gli attesi +26° C. Ci troviamo quindi di fronte ad una discrepanza media di circa -30° C con punte di -37° C. Questo valore è “stranamente” simile alla discrepanza tra i dati del Viking 2 presentati dal Dr Levin e quelli del Dr Tillman, che ammonta a -36°C.
Ciò è come dire che circa 200 W/m2 spariscono in non si sa cosa! L'atmosfera, qualora fosse insufficiente a trattenere il calore durante la notte, sarà sicuramente altrettanto insufficiente a giustificare la quantità di energia solare che sembra sparire senza lasciare traccia! Del resto, i bollettini meteo non segnalano coperture nuvolose di rilievo, anzi finora è sempre stato indicato “tempo soleggiato”!
Ma la vera chicca è la pressione atmosferica: da tre giorni a questa parte e precisamente dal sol 24, i valori sembrano moltiplicati per cento! Semplice errore di pubblicazione???
In linea teorica potrebbe anche essere; tuttavia se prendessimo come riferimento i dati Viking che parlano di valori compresi tra i 7 e i 9 “millibar” e considerassimo buona la “loro” indicazione secondo cui 1 millibar equivale a 100 hPa (anche se scientificamente è errato) allora i conti tornerebbero. Strana coincidenza???
Ecco dunque una sintesi documentale di quando sorprendentemente sta accadendo sotto i nostri occhi...
Per sopperire alla necessità di garantire uno storico riguardo ai report meteorologici inviati da Curiosity abbiamo qui allegato 6 immagini prodotte dal CENTRO DE ASTROBIOLOGÍA Associato al NASA Astrobiology Institute (http://cab.inta-csic.es/es/inicio). Come già menzionato, le misurazioni della pressione atmosfera (espresse in hPa) si sono praticamente centuplicate a partite dal sol 24. Dunque, quale delle due entità è veramente credibile: quella prima del sol 24 o quella dopo? Che cosa è successo per provocare tale presunto incremento: hanno accidentalmente modificato la scala di misurazione oppure stanno accidentalmente rilasciando dei dati che non avrebbero mai voluto rilasciare?
Sarebbe interessante valutare la possibilità che - se veramente la pressione atmosferica fosse compresa tra i 700-800 hPa - avremmo una spiegazione molto più verosimile ed esaustiva dei fenomeni meteorologici marziani nel loro insieme (comprese le migrazioni delle dune, i dust devils e la diffusione luminosa del cielo durante il giorno). Per chi volesse approfondire suggeriamo di consultare il seguente materiale:
Il grafico qui sopra ci mostra diverse tracciature di temperatura di cui quelle azzurrina ed arancione rappresentano le temperature rilevate dall’equatore alla altitudine -10°. Le curve blu, verde e rossa rappresentano il calcolo in base alla legge di Boltzmann delle temperature massime del cratere Gale nella sua interezza, tenendo conto delle diversità di albedo all’interno del cratere stesso. La linea nera rappresenta invece il calcolo fatto per il luogo di atterraggio di Curiosity.
Gli asterischi rappresentano le temperature massime registrate ad oggi da Curiosity che, come si può notare, sono largamente inferiori persino alle misurazioni del TES.